42.

 

Chicco, sentendosi triste, capisce di aver sbagliato scelta e vorrebbe tornare indietro.

Per prima cosa ricomincia a mangiare. Dapprima poche cose, poi di tutto: patatine, pop-corn, merendine, biscotti, salatini e noccioline, tutte cose di cui ha dimenticato l'esistenza. Non si pesa più. La mamma comincia a preoccuparsi quando vede che i vestiti, comprati in negozi alla moda, non vanno più bene. Mamma e papà non conoscono ciò che pensa Chicco e quindi non capiscono cosa sta succedendo e così decidono di parlare con lui. All'ora di cena lo chiamano in cucina.

-Cosa c'è per cena? - chiede Chicco ansioso.

- Chicco, non ti abbiamo chiamato per mangiare ma per discutere con te del tuo comportamento di questi ultimi giorni.

E papà aggiunge:

- Sai Chicco, noi volevamo sapere perché hai ricominciato a mangiare di tutto, senza dirci niente.

- Non vi ho detto niente perché sapevo che non sareste stati d'accordo.

- Un conto è non approvare una scelta, un altro non esserne nemmeno informati.

- Ma io so che voi vorreste un altro figlio: magro, agile, veloce, bello. Io, però mi piaccio come sono. Anche voi dovete accettarmi.

La mamma, resasi conto della sofferenza di Chicco, scoppia a piangere. Papà commosso rassicura il figlio:

- Hai ragione. Pensavamo di fare il tuo bene. Scusaci per quello che ti abbiamo fatto.

- Accetto le vostre scuse. Non mangerò troppo ma non starò nemmeno perennemente a dieta. Voi però dovete accettarmi come sono.

Tutti commossi si abbracciano……

Fine

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