INTRODUZIONE
Da alcuni anni, in occasione del Natale, la nostra scuola adotta a distanza due bambini, uno indiano, Balachendar, ed una filippina, Fiordelizia. I missionari, che gestiscono le scuole frequentate dai due bambini, qualche volta ci scrivono e così abbiamo conosciuto le difficoltà in cui questi ragazzini vivono. Quest'anno poi in classe abbiamo letto e analizzato la dichiarazione dei Diritti dei Bambini e ci siamo anche chiesti quali diritti fossero garantiti ai nostri due amici asiatici.
Da qui è nata la voglia di provare a scrivere una storia i cui protagonisti fossero bambini come noi, ma con una vita molto differente. Dopo aver deciso di ambientarla in India, ci siamo documentati su questo grande paese e in particolare sull'area del bacino del Gange, dove la nostra storia si sviluppa. Abbiamo cercato immagini e notizie sulle città, sul clima e sulla cultura di quel popolo.
Una classe, a gruppi, ha ideato la storia, individuando l'ambiente, i personaggi ed i fatti principali. L'altra classe, sempre a gruppi, ha inserito avventure e approfondito alcuni personaggi. In questo lavoro ci ha aiutato anche l'insegnante in pensione Pagot Liliana, che ringraziamo. Al termine abbiamo "montato" i vari pezzi con l'aiuto dei computer della scuola.
Non è stato facile costruire la storia, abbiamo dovuto lavorarci ore ed ore cercando un buon risultato che, apparentemente abbiamo trovato.
Si scherzava, si rideva ed ogni gruppo faceva il proprio pezzo e così era più facile. Lavorando insieme abbiamo capito che le idee unite sono migliori delle idee individuali.
Ci è piaciuto lavorare con i computer, scrivere, scoprire alcuni "trucchi" per spostare parti e inserire altri file.
Abbiamo capito che i sogni e i pensieri sono tutti diversi, e non c'è un sogno meno bello di un altro perché a ciascuno piace il proprio.
Pensiamo di essere molto più fortunati, anche se sappiamo che nel nostro paese ci sono ancora casi di sfruttamento dei minori. Noi abbiamo molto e di più vogliamo. Altri si accontentano di quello che hanno.
Non dovremmo buttarci alle spalle tutte le cose che ci vengono offerte dalla vita..
Ora capiamo meglio la diversità dei bambini e degli adulti, i diversi pensieri, di come sia importante aiutarsi a vicenda. Conoscere meglio gli altri ci aiuta a capirli, ad accettarli e a lavorare perché i diritti di tutti siano garantiti.
Gli alunni di quarta