Perché è stato scelto questo nome.
Quando si decise l'adozione di una moneta unica si pose subito il problema di come chiamarla.
Per la verità l'Europa aveva già una sorta di moneta, o per meglio dire un paniere, un contenitore delle 15 monete diverse: l'Ecu, acronimo in inglese di European Currency Unità (unità di conto europeo).
Questo termine andava benissimo anche ai francesi, poiché nella loro lingua ha un significato preciso e, scritto con un accento acuto sulla "e", vuol dire"scudo", che in effetti era una moneta circolante in Europa nei tempi andati.
Ma non piaceva agli altri. Di comune accordo si scelse perciò una denominazione che potesse essere gradita a tutti.
Il termine euro è la radice (derivazione) della parola Europa ed è identico alle 11 lingue Europee. Poi si passo al simbolo: quello che e' stato disegnato dai servizi della commissione Europea, €, è il risultato di varie soluzioni che hanno formato oggetto di una valutazione da parte del pubblico nel quadro di un indagine realizzata da un organismo specializzato.
Il segno €, che i tecnici chiamano Glifo, richiama alla mente la quinta lettera dell’ alfabeto greco (epsilon) e quindi ricorda le regioni della civiltà europea. Le due barrette orizzontali e parallele che lo "tagliano"a metà stanno a indicare la stabilità della moneta. Registrato con il codice internazionale EUR, che sarà usato nelle operazioni finanziarie, è gia sulle più recenti tastiere dei computer, cosi come da sempre sono presenti quelli della Lira Sterlina e dei Dollaro. Esso va utilizzato tutte le volte che sia necessario indicare importi monetari in EURO, sugli assegni, nelle fatture, negli scontrini dei negozi.
Una curiosità che riguarda noi ITALIANI: a differenza dei nostri cugini EUROPEI, che lo scrivono anche al plurale, noi abbiamo solo la forma singolare. Quindi diremmo: 1 euro, ma anche 100 euro. Il termine "EURI" è ortograficamente scorretto.
Per i centesimi dovremo dire e scrivere cent sia al singolare, sia al plurale (e non centesimo o centesimi).
da "Periodico della Provincia di Milano - n. 4 Novembre 2001"