26/9/2001

Mercoledì mattina siamo partiti alle 7.45 con due pullman, uno grande e uno molto piccolo, per la Valle Camonica, per osservare le incisioni dei nostri antenati Camuni, con altre classi terze.

Arrivati a Capo di Ponte, siamo andati al Parco Nazionale delle incisioni rupestri.

Caterina, la guida che ci avrebbe accompagnato, prima di entrare ci ha elencato una serie di regole, importantissime da rispettare, come ad esempio non toccare e calpestare le rocce.

Ci ha spiegato che per gli antichi Camuni quello era un luogo sacro, come per noi oggi lo è la chiesa; in questo posto succede che, osservando le montagne dietro le quali sorge e tramonta il sole, si vedono dei riflessi particolari.

Per questo motivo i Camuni andavano lì a pregare e incidevano dei simboli sulle rocce per richiedere l’aiuto degli spiriti.

Abbiamo osservato solo alcune delle rocce incise; ci hanno aiutato a capire come vivevano i Camuni, le loro abitudini e le loro conoscenze.

Essi conoscevano il fuoco, il telaio, l’agricoltura, l’allevamento, i metalli, macinavano i cereali.

Usavano il carro trainato dai cavalli e l’aratro tirato dai buoi, cacciavano, costruivano capanne sollevate per difendersi dagli animali e dall’acqua; si coprivano con le pelli degli animali, organizzavano feste e prove di coraggio, erano guidati dai sacerdoti.

Più tardi siamo andati a pranzare al sacco in un bar, dove c’era un salone attrezzato per accogliere le scolaresche.

Nel pomeriggio abbiamo partecipato a dei laboratori, nei quali abbiamo provato ad eseguire alcune azioni degli uomini primitivi, come: accendere il fuoco con i legnetti e le pietre focaie, tessere una tela al telaio, ottenere una polvere per colorare pestando pezzi di terracotta, macinare chicchi di grano, levigare una pietra per costruire un’ascia.

Abbiamo anche eseguito un frottage dei disegni Camuni su lastre già incise, usando i pastelli a cera.

Rosa camuna Il carro trainato dai buoi Le orme La danza
Il guerriero Un altro guerriero I cinghiali.jpg (329532 byte) Le provedicoraggio

 LA caccia

Dopo aver salutato e ringraziato la guida, siamo ripartiti e arrivati a Velasca alle 19.30.