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Foglietto segue il sentiero tra gli alberi. All’improvviso scorge un luccichio: è arrivato al lago, dove era già stato con mamma e papà. L’acqua limpida riflette gli alberi intorno; piccoli pesci guizzano tra le acque calme; uccellini fischiettano felici fra gli alberi folti.

Il riccio si guarda intorno soddisfatto; è lì da solo, vicino al lago.

Un asse di legno galleggia vicino alla riva. Chissà perché a Foglietto viene il grande desiderio di salirci sopra. Sa che non dovrebbe farlo, ma la voglia è tanta.

I suoi innumerevoli pensieri sono contorti e complicati ma alla fine la decisione è irrevocabile, sarebbe salito su quell’asse. Ma appena sale, uno scricchiolio improvviso lo innervosisce. Un altro rumore lo convince a scendere subito. L’asse però incomincia a muoversi da solo, allontanandosi dalla sponda. Il riccio si preoccupa e non sa cosa fare..

Il Gufo è piuttosto curioso: ama fare lunghe passeggiate nel bosco, si sposta da un ramo all'altro per scoprire cose nuove e controllare che non ci siano troppi pericoli per i cuccioli del bosco. Oggi per fortuna è proprio vicino al laghetto e così si accorge di quello che sta succedendo. Svelto si posa sulla riva, afferra con il becco un rametto caduto a terra e porge l’altra estremità a Foglietto. Lentamente l’asse si sposta, ritorna a riva e il piccolo riccio è salvo.

Il Gufo parla a lungo con il piccolo riccio. Foglietto capisce che la libertà va unita alla responsabilità: prima di compiere una azione bisogna pensare alle conseguenze che può avere.

 

Fine

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