E così seguono il torrente. L’acqua gelida scorre velocemente tra i sassi. Intorno, gli alberi sono verdi come smeraldi e i frutti rossi come il fuoco, maturi, pronti da mangiare. Alcuni cespugli, cupi, sono ricoperti da bacche gialle come il sole che le illumina; l’erba verde chiaro, innocente è lì, immobile. Meo, il più piccolo fra gli animaletti, ammira il paesaggio ma si distrae e scivola nell’acqua. Tommy è il più grande. Subito decide di aiutare il compagno: si lega un ramoscello flessibile intorno alla vita ed entra nell’acqua gelida. La corrente è troppo forte, la corda di fortuna si rompe. Tommy è trascinato via e con lui tutti i suoi amici che tenevano il ramoscello dall’altro lato.

Spaventatissimi, vedono i loro alberi fuggire via, trascinati dall’acqua, sbattuti fra i sassi. Quando pensano di non farcela più, il torrente sfocia in un laghetto tranquillo e finalmente si possono fermare, proprio vicino la sponda. Attorno, gli alberi brillano, ricordando il loro bosco. E’ Tommy ad uscire prima dal lago e ad aiutare tutti gli altri.

Dopo essersi riposati, risalgono nuovamente il torrente, questa volta stando ben attenti.

Finalmente sono di nuovo nella radura.